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A segnalarlo è la SIdP (Società Italiana di Parodontologia e Implantologia) nell’ambito del Congresso Perio 2020. Aumentano le prescrizioni di bite e le micro fratture dentali dovute al bruxismo da stress.

È stata una dentista di New York, Tammy Chen, a spiegarlo per prima in un’intervistata pubblicata dal New York Times: i timori legati alla pandemia possono avere conseguenze negative  anche sullo stato di salute dei nostri denti. Senza riportare dati epidemiologici, la dottoressa aveva sottolineato un’evidenza: nel suo studio si presentavano molti pazienti con micro fatture ai denti, causate dal bruxismo (il digrignare i denti durante il sonno) e da problemi parodontali.

La conferma  dei problemi è  arrivata ufficialmente da SIdP che ha fornito alcuni numeri per documentare il fenomeno:  in questo periodo di ansia dovuta all’emergenza sanitaria, la richiesta di bite (placca di resina che impedisce il digrignamento) è aumentata del 30% e del 36% quella di apparecchi ortodontici. L’incremento delle fratture dentali è stato del 120% (più del doppio) rispetto al 2019, con un sensibile aumento delle carie (+18%).

Luca Landi, presidente SIdP, ha spiegato all’Agenzia Ansa: “dopo il lockdown abbiamo registrato un peggioramento delle condizioni orali e parodontali e la complicanza delle fratture dentali è fra quelle più frequentemente riscontrate. Il problema, oltre alla mancanza di visite di controllo e alla scarsa igiene orale, è riconducibile anche alla maggiore ansia determinata dal distanziamento sociale. Molte persone, infatti, tendono a somatizzare il disagio e lo stress a livello del cavo orale, con comportamenti come il bruxismo o il serramento dei denti, che a lungo andare possono deteriorare la superficie dentale e causare fratture, dolore alla mascella, sensibilità dentale, emicrania e aumento della mobilità dei denti nei pazienti con parodontite più grave“.

A peggiorare la situazione, ha aggiunto Landi, “si è aggiunto lo stress da smart-working, che può aumentare quando si estendono gli orari di lavoro e non ci sono più pause”.

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